Incontro del 7 aprile 2014 Milano Casa circondariale San Vittore.
La dipendenza affettiva: un attegiamento naturale o una malattia?
Ormai la primavera riscalda la città con il suo sole benefico. Leandro Gennari e Giorgio Cesati Cassin chiacchierano davanti al bar quando arrivano Azalen e Simone. Tutti assieme varcano il pesante portone di San Vittore e salgono al sesto secondo. L’aula-cella è vuota e si predispongono le sedie, mentre Simone si impadronisce del registro per verificare che tutti i partecipanti siano stati chiamati.
Azalen Tomaselli, Giorgio Cesati Cassin, Leandro Gennari e Simon Pietro De Domenico con le persone detenute.
Dopo la lettura rituale del resoconto, (Lo scorso incontro abbiamo parlato di tradimento, vedi QUI) Azalen mostra il fortunato volumetto di Robin Norwood dal titolo provocatorio: Donne che amano troppo, un saggio apparso nel 1985 e arrivato alla sua 62° edizione con l’universale economica Feltrinelli. Un best seller che ha suscitato molto reazioni e che continua a essere letto dalle donne che si dibattono sul letto di Procuste della sofferenza d’amore.
L’argomento è scomodo e Azalen è subito messa in minoranza da una raffica di commenti scettici. Ha appena spiegato che le donne piene di dedizione innamorate dell’uomo sbagliato, spendono tutte le loro energie per cambiarlo. Queste donne sono affette da un disturbo chiamato dipendenza affettiva che ha radici nella loro infanzia infelice. Consiste nell’essere dipendenti dall’uomo e non poterne fare a meno anche quando lui le maltratta, le picchia, le tradisce.