Incontro del 9 luglio 2012 Milano Casa circondariale San Vittoree.
Anche oggi Azalen va da sola all’appuntamento del Libroforum. Prende posto nell’auletta. Dalla finestra aperta che si affaccia su una fila di tetti entra un soffio di vento che mitiga l’afa. I partecipanti arrivano dopo un po’, con uno di loro Azalen commenta: Qui stiamo al fresco ..si sta bene. Dopo un attimo di esitazione il detenuto le risponde: E’ una battuta? Si sorride. Un partecipante informa che Giorgio si scusa perché non potrà essere presente, essendo bloccato da un’infiammazione al nervo sciatico. Si inizia con la lettura di una poesia di Pierluigi Bonora, un autore che incontrerà i detenuti il 23 luglio, tratta dalla raccolta Di me dell’amore alla vita. Tentativi di dare estetica ai pensieri, recita il sottotitolo della silloge, che
Presentazione della raccolta Di me dell'amore alla vita e due racconti di E.W. Heine
Azalen Tomaselli con i detenuti
Azalen Tomaselli con i detenuti
è una sorta di breviario dell’anima con il quale l’autore ricapitola varie sue esperienze. Un atteggiamento sospeso e perplesso di fronte al trascorrere degli anni, un senso di malinconia e di mistero nelle oscillazioni tra gioia e angoscia, un accorato richiamo all’assurdo ma inevitabile amore per la vita, secondo le parole dello stesso autore, pur sapendo che il pessimismo è sempre lì pronto a contraddirci.. costituiscono la nota dominante di questi versi. In Vita, il dolce e l’amaro, l’alternanza di ricordi e di oblio si riducono a un lampo, a un attimo che si consuma lasciando come unica traccia l’angoscia dello smemorarsi:
La vita/ è il ricordo di un lampo/ filtrato nella memoria/ deformato dalla fantasia…/ d’altro lampo/ resta sempre/ il desiderio/ D’altri ancora/ la nostalgia/ la nebbiosa immagine/ l’angoscia dell’oblio.