lunedì 2 gennaio 2012

Franco Loi

FRANCO LOI
Franco Loi, raffinato poeta dialettale (Wikipedia | Treccani). nasce a Genova il 21 gennaio 1930 da famiglia operaia. Il padre ferroviere si trasferisce a Milano dove il poeta compie i suoi studi di ragioneria e inizia a lavorare come contabile prima a Lambrate e poi a Genova, per poi impiegarsi all’Ufficio stampa della Mondadori. Attivo militante comunista, lascia ogni attività politica negli anni ’70. L’esordio poetico risale ai 35 anni, dopo una stagione di incubazione tra il settembre del ’65 e l’estate del ’74. quando compone, quasi sotto dettatura: “scrivevo versi per quattordici ore filate, mi sono sempre considerato amanuense di Qualcuno” – ammetterà lui stesso - la sua produzione lirica in vernacolo. Dopo l’uscita delle prime opere che riscuotono un immediato successo, raggiunge la maturità artistica con Strolegh, la sua opera più famosa, edita da Einaudi, con prefazione di Franco Fortini. Seguono moltissime altre opere in versi (circa una ventina di libri) tra cui Teater, pubblicata da Einaudi, Angel, Edizioni San Marco dei Giustiniani e L’aria della memoria, sempre edita dalla Einaudi che raccoglie tutte le poesie scritte tra il 1973 e il 2002. La poesia di Loi è una poesia di impegno politico, tra i temi toccati: la guerra come presentificazione del male nella storia dell’uomo, culminante nell’immagine simbolo di Piazzale Loreto. Qui il poeta vide il 10 agosto, del ’44 i corpi dei partigiani uccisi, gettati come spazzatura, e nel ’45 i corpi di Mussolini e di Claretta Petacci. Con varietà di toni che trascorrono dalla invettiva, al rimpianto elegiaco di una paradiso perduto, alla invocazione, alla preghiera, alla satira sferzante, al dolore per le ferite non rimarginabili, il poeta ricompone un complesso universo, dove trovano testimonianza le principali vicende del ‘900. La scelta del dialetto, una lingua aperta a tutte le influenze, è finalizzata a una libertà espressiva ma ubbidisce anche a una precisa scelta di campo ideologica oltre che formale e espressiva.

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