venerdì 22 maggio 2015

Punti di vista sul tradimento

Incontro del 12 febbraio 2015 Milano Casa circondariale San Vittore. 

Prosegue la discussione sul tradimento.
Azalen Tomaselli, Leandro Gennari, Iginia Busisi Simon P. De Domenico con le persone detenute.


Resoconto di Iginia Busisi Scaglia


Oggi, l’incontro del Libroforum ha approfondito con storie e pensieri personali il tema del tradimento, già discusso la settimana prima. 

Sono emersi vari punti di vista: il tradimento come necessità di salvare qualcuno, il tradimento che si trasforma in solidarietà, dopo che la persona tradita capisce perché è stato fatto. O, ancora, il tradimento che invece graffia e distrugge la vita, perché chi lo subisce sprofonda nella disperazione, si sente abbandonato, solo, e continua a autodistruggersi con alcol, droga, vita disordinata, piccoli e grandi reati che lo porteranno al carcere.

Molto toccante, in questo senso, la testimonianza di Jorge il quale ha condiviso con i partecipanti la sua disperazione e la sua storia. Dopo il tradimento e l’abbandono da parte della donna amata, la vita gli è sembrata inutile e è passato attraverso le esperienze più negative e degradanti.

Adesso, presa coscienza del suo sbandamento, vive il carcere pensando alle persone care che lo attendono.

Si è parlato della notte e di come qualcuno la viva come un momento di quiete e qualcun altro come angoscia e senso di oppressione.

Al termine dell’incontro la poetessa, in linea con le storie rievocate, ha letto Iginia La terrazza in cui si parla di una donna trascurata che cede al tradimento dell’uomo che ama. 

E la poesia Regressione, testimonianza di una moglie ferita intenta a medicare la sua ferita, ricorrendo all’acquisto di vestiti, borse e gioielli, “cose fredde che non possono agire e farti del male”. 

Conclusa la lettura, seguita da un applauso, i partecipanti e i volontari si scambiano saluti e calorose strette di mano, dandosi appuntamento al prossimo giovedì.
La terrazza
Non doveva andare cosìMa il mio amore non mi parlava
E tu hai preso la sua voce Il mio amore non mi guardava E i tuoi sguardi Sono scesi nel mio cuore Così mi sono persa nel tuo pensiero Pieno soltanto di desiderio Ma sufficiente Per non morire


* I nomi dei detenuti sono di fantasia

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